9.5.14

A colloquio con Florian Holon



Florian Holon, Mathieu Oriot e Thibault Rauby (da sinistra a destra),

in partenza per un'immersione.

N.Pansiot/Tara Expéditions



Alla fine del loro quinto giorno di esplorazione nel parco marino di Port Cros, il team di Andromène è risalito a bordo di Tara con il sorriso. Florian Holon, Laurent Ballesta e Thibault Rauby sono molto soddisfatti di come sta procedendo la loro missione.



Come sta andando la missione?

Sta andando molto bene, il tempo è meraviglioso, il che ci permette di lavorare senza interruzioni, facendo 2-3 immersioni al giorno. In programma ci sono venti immersioni e ne abbiamo già fatte 8, quasi la metà. Ci siamo immersi nelle zone più esposte, dove c’è vento. Le previsioni danno il maestrale nei prossimi giorni, quindi abbiamo riservato a dopo alcune immersioni sul lato sottovento, che ci permetteranno di continuare a lavorare nonostante le condizioni meno clementi.


Che cosa avete osservato nei fondali del parco marino?

Abbiamo esplorato una vasta gamma di siti: siamo andati a Port Cros e attorno all'isola di Levante, abbiamo esplorato la zona a nord e quella a sud delle isole. Tra la zona a nord, verso la baia di Hyères, e quella a sud, più al largo, non ci sono le stesse correnti né la stessa sedimentazione sul fondo, e improvvisamente si osservano cose molto diverse. Oggi abbiamo coperto una zona situata molto al largo dell'isola di Levante, il Banco di Magaud, che ospita una serie di affioramenti rocciosi sulla zona tra i - 80 e i -75 metri. Si tratta di un habitat che non abbiamo ancora mai osservato nel Mediterraneo francese, ma cominciamo ad avere un po' di esperienza in questo tipo di immersioni. È stata proprio una giornata molto bella!

Lì abbiamo trovato foreste di laminarie. Questo tipo di alghe si trovano anche in Gran Bretagna, ma non sono della stessa specie: qui si tratta di Laminairia rodriguezii, che misura circa un metro di lunghezza. Ne avevamo già visto degli esemplari a Bonifacio tempo fa e in Tunisia, ma non c'è paragone con quello che abbiamo scoperto oggi. Questa è una zona attraversata da forti correnti, avevamo scooter sottomarini molto potenti e ci spostavamo alla massima velocità, ma ci spostavamo contro corrente con molta fatica. C'era una luminosità elevata, una luce molto bella, e tutte queste laminarie assumono forme tortuose, così come gli alberi della costa che formano circonvoluzioni a seconda del vento e delle valli in cui si trovano. C'erano laminarie a perdita d’occhio, con forme piuttosto bizzarre. Sapevamo che era possibile cadere in queste alghe, ma è stata una vera e propria sorpresa averne viste così tante e di così belle.

È interessante vedere tutta la flora e la fauna qui presenti, ed è quello che vedremo a livello scientifico. Abbiamo realizzato un inventario fotografico delle specie presenti. È una parte molto interessante del lavoro che facciamo.


Soddisfatto di questa giornata?

Sì, molto! Abbiamo visto siti mai esplorati prima d'ora, che si trovano al largo delle nostre coste e ciò ci fa molto piacere. Possiamo esplorare aree marine senza dover andare dall'altra parte del mondo!


Riassunto dell’intervista realizzata da Noélie Pansiot